Siamo entrati nel pieno della stagione calda che per qualcuno significa primi arrossamenti e prime scottature. Al di là di ricordarsi di mettere in atto tutte le precauzioni possibili per non andare incontro a problemi vari, ricordiamo come la Natura ci offra un grande alleato per i momenti di necessità.
L’Aloe, pianta originaria dell’Africa, del Madagascar e dell’Arabia, presenta foglie spesse e carnose, capaci di immagazzinare grandi quantità di acqua che permettono un adattamento a climi caldi e asciutti. Diverse le tipologie, la più nota è L’Aloe Vera, quella a cui comunemente ricorriamo per trarre benefici per la salute, in termini di cura e di prevenzione.
Diverse le possibilità che offre: dall’estrazione di una sostanza gelatinosa a quella di un amaro succo dalle sue polpose foglie, laddove la prima, che si estrae dalla parte centrale della foglia, viene utilizzata soprattutto per curare scottature, ustioni e piccoli tagli, favorendo la cicatrizzazione e prevenendo le infezioni, il secondo invece, che si ottiene dalla parte più esterna della foglia, sin dai tempi antichi utilizzato come potente lassativo e digestivo.
Come spesso accade, molto di quello che oggi valorizziamo era già ben noto agli antichi e l’Aloe, in questo, non è da meno, a partire dai Sumeri per fini curativi passando attraverso gli Egiziani per usi cosmetici – le regine Nefertiti e Cleopatra erano solite utilizzare questa pianta per garantire alla pelle del viso e del corpo un’apparenza fresca e giovane – ed anche usi simbolici e rituali, arrivando al mondo di Greci e Romani prima di ritrovarci ai giorni nostri ad esaltarne le proprietà disintossicanti, antinfiammatorie, antisettiche e molte altre.
L’Aloe Vera deve le sue proprietà ad una serie di principi attivi, protagonisti di numerosi benefici per il nostro organismo, tra cui Sali Minerali (Cromo, Calcio, Ferro, Fosforo, Magnesio e Manganese, Potassio, Rame, Sodio, Zinco), Vitamine (A, B1, B2, B3, B5, B6, B9, B12, C, D, E) e Polissacaridi a cui si aggiungono la ricchezza degli Aminoacidi, ben 20 dei 22 di cui il nostro corpo necessita, e gli Antrachinoni, potenti analgesici naturali con funzioni antibatteriche e antivirali ed un’azione regolatoria sul nostro intestino – motivo per cui un eccesso nell’uso o un uso improprio possono diventare controproducenti. I prodotti in commercio contenenti Aloe, in realtà, vengono sottoposti ad una serie di trattamenti che ne rendono l’uso innocuo.
Da non sottovalutare, inoltre, le possibilità curative e medicinali che questa pianta offre, permettendo un intervento benefico su una serie di disturbi e patologie mediche, non tanto come sostituto di interventi medicamentosi necessari, quanto come supporto ed integrazione.
A tal fine resta sempre importante il consulto di un medico.
Per chi voglia cimentarsi nella cura di una pianta di Aloe, essa può essere tenuta in appartamento quanto in esterno, avendo cura di porla al riparo dal freddo in pieno Inverno. Importante non eccedere nell’innaffiamento, evitare di bagnare le foglie ed i ristagni d’acqua, favorire luoghi soleggiati – ma è una pianta che tollera bene anche l’ombra -, rinvasarla ogni anno in Primavera, possibilmente in vasi di dimensioni crescenti e con adeguati fori sul fondo per il deflusso dell’acqua, fondo in cui è preferibile porre ghiaia o pezzi di coccio. Se questa pianta viene utilizzata per fini terapeutici, è bene sospenderne l’irrigazione negli 8-10 giorni prima dell’uso affinché siano mantenuti intatti i suoi principi attivi.
Durante la Primavera regala, sulla sua sommità, uno stelo di fiori con possibilità di colori dal giallo al rosso che non compromettono in alcun modo la vita della pianta stessa. Periodicamente l’Aloe produce piccole piantine laterali che possono essere trapiantate in altri vasi per dar vita a nuove piante.
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