La potenza degli odori sul nostro cervello è ormai ampiamente riconosciuta. Un odore può riportare alla memoria situazioni apparentemente dimenticate, svelare intuizioni improvvise, se piacevole può esaltare la bellezza di ciò che abbiamo davanti. Gli stimoli olfattivi hanno una correlazione diretta con le nostre emozioni, assumendo dunque un ruolo importante nella costruzione della nostra storia.
Che cosa può fare, dunque, un percorso olfattivo se non aiutarci a riappropriarci della nostra personale storia evolutiva attraverso svariati odori e profumi che hanno segnato diversi momenti della nostra vita?
Straordinario Sentire: Trilogia del Profumo In Tre Atti è il progetto promosso da Accademia del Profumo e dislocato negli orti botanici di alcune delle principali città italiane.
La prima edizione si è svolta nell’Orto Botanico di Brera, a Milano, nel mese di Giugno, mentre si è appena conclusa la seconda edizione che ha visto come location d’elezione l’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Firenze. Ed è in quest’ultimo scenario che io ho potuto intraprendere il mio personale viaggio attraverso l’universo del profumo.
Il percorso olfattivo si è articolato in tre atti.
Il I Atto, “Emozione” ha messo in scena la rievocazione di memorie personali attraverso l’”ascolto” olfattivo di alcune materie prime che compongono gli odori di specifici oggetti, contenuti nei simbolici cassetti della memoria. Ciascuno di noi ha potuto afferrare nuovamente ricordi legati all’infanzia, alla scuola, all’adolescenza, ai giochi scanzonati con gli amici sulla spiaggia, ai dolci cucinati in casa o alle ciprie indossate dalle nonne e molto altro. Un vero e proprio amarcord sensoriale.
Il II Atto, “Evoluzione” ha preso sempre in considerazione la storia, ma questa volta la storia evolutiva del profumo, figlio del proprio tempo e dei grandi avvenimenti scientifici e tecnologici che hanno portato, attraverso nuove scoperte, alla profumeria moderna.
Il III Atto, “Conoscenza”, un’immersione nel “dietro le quinte” dell’universo dei profumi, a partire dalla creazione del liquido prezioso con cui amiamo abbellire la nostra pelle alla confezione che dovrà racchiuderlo e sedurci nell’immediatezza dell’incontro fino alla comunicazione.
A completare il percorso, le interessanti conferenze tenute da rinomati “nasi” profumieri che hanno voluto condividere con noi la loro esperienza e professionalità, creando anche piacevoli momenti interattivi nei quali siamo stati messi alla prova sulle nostre capacità olfattive…per quanto mi riguarda con risultati mediamente disastrosi!
Un’esperienza da vivere, da raccontare, da ricordare nelle sue numerose sfaccettature olfattive e che prossimamente sarà riproposta nella città di Roma. Vi consiglio, dunque, di seguire il sito di Accademia del Profumo e relativi social per rimanere aggiornati sui prossimi appuntamenti.
Per la conclusione di questo articolo, lascio la parola ad una grande poetessa “Sentire l’odore di chi ami, sentirne la voce e sentirlo col cuore. Sentire è il verbo delle emozioni” Alda Merini.
4 Comments
Itiah
13 Settembre 2016 at 13:50Un percorso olfattivo che è riuscito a sprigionare un turbinio di emozioni e ricordi, come un viaggio nel tempo, scandito da un mosaico di note meravigliose…bellissimo evento!!! mi dispiace solo che ci siamo mancate di poco, ti avrei conosciuta volentieri dal vivo!!!
Kris
16 Settembre 2016 at 15:27Anche qualche malinconia…prima o poi riusciremo a far incrociare le nostre strade, vedrai! Un abbraccio! 🙂
simona
14 Settembre 2016 at 18:32Ultimamente da quando sono diventata zia il mio naso avrebbe proprio bisogno di un bel vaiggio sensoriale. Peccato essere così lontane, sono viaggi mentali queste esperienze.
Kris
16 Settembre 2016 at 15:30Beh, anche quello con un neonato è un percorso olfattivo, sono odori particolari, difficili da ritrovare da adulti 🙂 Comunque mai dire mai, capiterà qualche occasione in cui potremo vivere insieme esperienze di questo tipo! Un abbraccio a te e a tutta la tua famiglia per il lieto evento! 🙂